1. Pillo era un piccolo criceto marrone che viveva in una gabbietta vicino alla finestra della classe.
2. Ogni mattina guardava i bambini entrare, posare gli zaini e sedersi ai loro banchi, sognando di esplorare il mondo fuori dalla gabbia.
3. Un giorno la maestra dimenticò di chiudere bene lo sportellino, e Pillo lo spinse piano piano con il nasino finché si aprì.
4. Scivolò giù dal tavolo atterrando morbido su uno zaino pieno di quaderni, rimbalzando come se fosse un materasso.
5. Cominciò a correre tra i banchi: passò sotto una sedia, poi sopra un astuccio, e infine si nascose dentro un cestino della carta.
6. Da lì sentì una voce: “Ehi, questa è la mia casa!”, era una gomma da cancellare che fingeva di essere un cuscino.
7. Pillo rise, ringraziò la gomma e saltò fuori dal cestino, proprio mentre una matita rotolava verso di lui come un missile.
8. La matita colpì una pila di libri che caddero uno dopo l’altro, facendo un rumore così forte che tutta la classe si girò.
9. I bambini videro Pillo in mezzo ai libri, lo circondarono e uno di loro mise una mano a terra: “Vieni, piccolo esploratore, ti riportiamo a casa”.
10. La maestra chiuse bene la gabbia, ma da quel giorno ogni mattina Pillo ascoltava le storie dei bambini, e loro ascoltavano le sue avventure immaginarie.
Accanto a ogni frase c’è un piccolo riquadro: scrivi dentro il numero dell’ordine corretto.
A. La maestra chiuse bene la gabbia, ma da quel giorno ogni mattina Pillo ascoltava le storie dei bambini, e loro ascoltavano le sue avventure immaginarie.
B. Ogni mattina guardava i bambini entrare, posare gli zaini e sedersi ai loro banchi, sognando di esplorare il mondo fuori dalla gabbia.
C. La matita colpì una pila di libri che caddero uno dopo l’altro, facendo un rumore così forte che tutta la classe si girò.
D. Pillo era un piccolo criceto marrone che viveva in una gabbietta vicino alla finestra della classe.
E. Pillo rise, ringraziò la gomma e saltò fuori dal cestino, proprio mentre una matita rotolava verso di lui come un missile.
F. Un giorno la maestra dimenticò di chiudere bene lo sportellino, e Pillo lo spinse piano piano con il nasino finché si aprì.
G. I bambini videro Pillo in mezzo ai libri, lo circondarono e uno di loro mise una mano a terra: “Vieni, piccolo esploratore, ti riportiamo a casa”.
H. Da lì sentì una voce: “Ehi, questa è la mia casa!”, era una gomma da cancellare che fingeva di essere un cuscino.
I. Scivolò giù dal tavolo atterrando morbido su uno zaino pieno di quaderni, rimbalzando come se fosse un materasso.
J. Cominciò a correre tra i banchi: passò sotto una sedia, poi sopra un astuccio, e infine si nascose dentro un cestino della carta.
Compito: scrivi nei riquadri i numeri da 1 a 10 per rimettere la storia in ordine.
Ordine corretto: 1-D, 2-B, 3-F, 4-I, 5-J, 6-H, 7-E, 8-C, 9-G, 10-A